Ricerca e innovazione sfilano a Milano Moda Uomo


Pioggia pioggia ed ancora pioggia! Sembra incredibile, ma da quasi 3 anni a questa parte settimana della moda uomo equivale a diluvio universale. Durante la fashion week maschile milanese infatti piove sempre. Fortuna che vengono presentate le collezioni per la prossima primavera estate. E il risultato: traffico impallato per tutta la city per l’intera giornata. Eh sì perché al “milanese medio” purtroppo basta un minimo accenno di possibili precipitazioni, ossia 2 e dico solamente 2 gocce d’acqua, per fargli prendere di corsa la macchina ed assumere al suo interno lo standard del tipico nevrotico. Tale comportamento moltiplicato per tutti i residenti e non, provoca immancabilmente ritardi aggiuntivi, oltre a quelli canonici di ogni sfilata e spiacevoli attese che sommate una con l’altra... a fine giornata assomigliano più che altro a delle enormi, frustranti, senza senso, irritanti e (chi più ne ha, più ne metta) del tutto inutili perdite di tempo. Tempo atmosferico a parte la settimana moda-uomo che ha portato in passerella le collezioni per la primavera-estate 2010 ha avuto solo 4 giorni di tempo per mettersi in mostra. Perché la chiamano settimana della moda allora vi chiederete voi? Beh me lo sto chiedendo pure io... forse per comodità, forse per consuetudine o si dovrebbe dire per tradizione! C’è chi spara a zero su questa kermesse perché “non è proprio più quella di una volta..”; chi seriamente è preoccupato per il suo futuro in termini economici e di sviluppo e chi invece è solamente malinconico delle “favolose e scatenate feste senza fine di un tempo…”. Visto il periodo che la nostra economia sta attraversando è già un bene che la veloce 4-giorni della moda maschile sia rimasta intatta e rappresenti tutt’ora un fiore all’occhiello per il nostro Made in Italy e per la città di Milano come capitale della moda nel mondo. Ad aprire il calendario è toccato ad Ermenegildo Zegna accompagnato da C.P. Company, Costume National Homme, Dolce&Gabbana, Jil Sander, Missoni, Burberry Prorsum, Giorgio Armani, Trussardi e Les Homme. Alla sera in Piazza della Scala è andata in scena Milano Moda International Fashion Show 2009 dove hanno sfilato i migliori designer di moda maschile del Made in Italy. Bottega Veneta, Frankie Morello, Carlo Pignatelli, Gucci, John Richmond, Vivienne Westwood, Neil Barrett, Gianfranco Ferrè, Versace, mentre Giuliano Fujiwara ed Alexander Mcqueen hanno invece optato per la domenica. Enrico Coveri, Dirk Bikkembergs, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo, Etro, Moschino, Byblos, Calvin Klein, Prada, Moncler Gamme Bleu e Canali hanno scelto il lunedì. A concludere John Varvantos, Dsquared2, Iceberg, D&G, Ermanno Scervino, Emporio Armani e Z Zegna. La manifestazione, organizzata e supportata da Camera Nazionale della Moda Italiana, ha visto protagoniste ben 93 collezioni di cui 41 sfilate per 39 marchi, 34 presentazioni e 20 altre su appuntamento (con l’aumento del ben 16% in più rispetto a gennaio scorso). Più di 10.000 gli operatori del settore arrivati da ogni parte del mondo per ciò che concerne i media. La città di Milano e tutti i suoi cittadini ancora una volta coinvolti dalle sfilate maschili grazie ai megaschermi installati nel centro. “Sono pienamente soddisfatto – dichiara Mario Boselli, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana – oltre che per gli ottimi traguardi organizzativi e logistici, anche per i segnali positivi che hanno caratterizzato questa edizione. La situazione rispetto all’inizio dell’anno è migliorata ed è certamente una buona cosa. I presupposti per continuare sulla buona strada della ripresa ci sono, soprattutto se si continua a puntare sulla qualità del Made in Italy. E’ stata un’edizione caratterizzata da eventi collaterali significativi come la sfilata all’aperto in Piazza della Scala, un evento di moda e musica che ha coinvolto tutta la città. O anche la serata Arte e Moda a Palazzo Reale, un appuntamento classico, che ha unito il mondo della moda e quello dell’arte, durante il quale si potevano visitare gratuitamente le tre mostre allestite a Palazzo: la presentazione dei capi di abbigliamento e accessori realizzati attraverso il progetto Ta Camp con l’apertura della sala affrescata del Tiepolo a Palazzo Clerici e, ultimo, più esclusivo, il concerto sulle guglie del Duomo che ha chiuso i quattro giorni della kermesse. Visitatori, buyer e media hanno apprezzato le collezioni dei migliori stilisti del panorama italiano ed estero, che hanno confermato ancora una volta l’importanza di Milano nel panorama del pret-à-porter maschile”. Non sono ovviamente mancati gli eventi che hanno coinvolto a pieno la città. Tra queste i party di Carlo Pignatelli, Gucci, Giorgio Armani e la festa dei giovani imprenditori; l’inaugurazione della boutique Gianvito Rossi, la mostra Sebastian Copeland – Charity per Global Green Usa, l’incontro “La comunicazione della moda dal 1930 ad oggi” e Cascate di Luce di Jacopo Foggini. Ma veniamo a ciò che più ci interessa, ossia come vestirà l’uomo nella prossima stagione? D’altronde dovremmo pur essere preparate a consigliare mariti e fidanzati? E voi signori, vorrete pure essere informati su ciò che andrà e quello che si dovrà invece evitare? Bene quindi bando alle ciance e partiamo. L’uomo protagonista della primavera-estate 2010 sarà caratterizzato da una silhouette sottile ed allungata. Indosserà prettamente pantaloni corti che scoprono le forme e se opterà per quelli lunghi il tessuto sarà del tipo vedo-non vedo che ne farà intravedere i muscoli. Sono molti i dettagli che intendono svelare la pelle, a cominciare dai trafori su tessuti, le trasparenze ed una maggiore definizione delle proporzioni attraverso gli accessori applicati sui capi. Ad esempio ci abitueremo a vedere cinture strette in vita sopra le giacche doppiopetto, cravatte in total-black assolutamente slim e con nodo minimal o cappelli copricapo dallo stile più che deciso e scarpe con la punta allungata impreziosite anch’esse da trafori o piccole borchie sia nel modello stringato che in quello alto. La parola chiave sarà: potere alle stampe! Eh sì perché non importerà più quante ore voi trascorrerete in palestra, perché le T-shirt in questione faranno apparire sopra i vostri petti fisici davvero statuari! Sfida aperta quindi con i Bronzi di Riace! Sempre più importanza ai dettagli come i calzini che sfideranno le fantasie più ricercate ed i colori il più possibile coordinati col completo pur di stupire! Tagli a vivo per pantaloni e cardigan, i gilet vedranno scomparire le cuciture e sembreranno sorreggersi per mezzo delle leggi antigravitazionali! Sarà la stagione della ricerca e delle sperimentazioni specialmente di tipo materico o relativamente alla lavorazione dei tessuti (come l’utilizzo del laser per la traforazione); ma sarà anche la stagione del ritorno alla tradizione e al passato (come il riutilizzo della lavorazione a uncinetto della maglieria). Che dire ancora? Questi erano solo alcuni accorgimenti da tenere presenti, meglio ora dare spazio alle immagini. Una precisazione in più che possiamo fare è questa: anche se la moda guarda sempre più verso il futuro, l’innovazione e tutto ciò che è nuovo, in qualche modo si volta anche verso il passato perché è da lì che tutto è partito. Spesso sono proprio i segreti di un tempo a servire oggi: grazie a moderne interpretazioni di questi e con un pizzico d’aiuto della tecnologia, è possibile ottenere risultati davvero azzeccati... impensabili ieri, utilissimi domani! (Erica Trincanato)
P.I. 03751060280
Design and Power by essepunto