Pitti Bimbo, moda vietata ai maggiori

La 73esima edizione di Pitti Bimbo, svoltasi dal 23 al 25 giugno a Firenze ha dato una forte dimostrazione, mai come in passato, dell’entrata di questa manifestazione e della sua presenza ormai consolidata, nel calendario degli appuntamenti più importanti, se non obbligati, dedicati alla moda bambino. La sua conclusione, a conti ultimati, ha dato infatti segnali di grande ottimismo e fiducia per le prossime stagioni della moda per i più piccoli, segnali che hanno risollevato e rassicurato tutti i professionisti del settore. I numeri di questa edizione? Eccoli qui di seguito: 529 i marchi/col- lezioni totali, di cui 204 marchi provenienti dall’estero (38,6% del totale). 404 le aziende che hanno preso parte al salone Buyer / visitato- ri, 11.000 visitatori complessivi, oltre 6.950 compratori dei quali 2.550 (il 37% del totale) esteri. I principali mercati esteri di riferimento sono: Spagna, Germania, Russia, Francia, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Grecia, Turchia, Giappone, Stati Uniti, Corea del Sud, Austria, Ucraina, Svizzera. I dati di affluenza finale hanno registrato poco meno di 7.000 compratori intervenuti, per un totale di oltre 11mila visitatori. In cresci- ta il numero dei buyer provenienti dall’estero (+2.5%, con oltre 2.600 compratori), in sostanziale conferma rispetto all’ultima edizione estiva le presenze dall’Italia, che hanno superato i 4.300 compratori. A fare da cornice, ancora una volta, la Fortezza dal Basso insieme ad altre location speciali pensate ad hoc per alcune sfilate, le quali hanno saputo coinvolge- t re a 360 gradi l’intera città. Tra ri questi segnaliamo la grande partecipazione all’evento di charity c promosso dalla Onlus The Heart p of The Children, a Palazzo Corsi- c ni alla vigilia dell’apertura di Pitti Bimbo, che ha visto la partecipazione di oltre 800 ospiti. “Pitti Bimbo conferma sostanzialmente i risultati già emersi durante Pitti Uomo – ha affermato Raffaello Napoleone, amministratore a delegato di Pitti Immagine – si p è respirato energia e ottimismo, c grandi apprezzamenti sono arrivati per le 530 collezioni in mostra e per le novità presentate dal- g le nostre aziende, così come per la a qualità dei top buyer presenti: in tre giorni, sono arrivati a Firenze g i rappresentanti di tutti i più im- “ portanti negozi e department sto- 2 re a livello internazionale. Come b ben sappiamo, in questo momento è proprio l’estero a trainare la a ripresa, e le presenze in crescita - anche a Pitti Bimbo ne sono una y conferma evidente. E’ ancora t piuttosto riflessivo invece il mer- i- cato italiano, in cui da tempo, an- ti che nella moda bimbo, è in corso una riorganizzazione del sistema dei punti vendita”. Grandissima affluenza di pubblico e attenzione da parte della stampa più di 500 i giornalisti e accreditati – si è registrata anche si per i tanti eventi in calendario, tra , cui le oltre 15 sfilate e presentazioni speciali, che hanno avuto un - pubblico di quasi 5.000 tra buyer, giornalisti e operatori del settore, a assieme al corollario di appunta- n menti alla Fortezza e nei vari luoghi della città. “La collezione Spring/Summer 2012 segna l’esordio del nostro e brand nel childrenswear – ha dichiarato Vittorio Missoni, titola- re di Missoni -. Era necessario es- sere presenti a Pitti Bimbo perché questa è sicuramente la fiera più qualificata del settore. Una bella atmosfera, c’è stata una grande affluenza di compratori sia italiani che europei. Ottima l’organizzazione della manifestazione”. “Sono molto soddisfatto di que- sta edizione – ha aggiunto Christian Simoni, direttore generale di Monnalisa-. Grande affluenza di compratori, sia italiani che internazionali. Pitti Bimbo è una fiera molto importante anche per i numerosi eventi che vengono organizzati durante i giorni della manifestazione, spesso in luoghi simbolo della grande tradizione artistica e culturale della città”. Tra i mercati esteri si sono regi- strate ottime performance anche dalla Russia (+30%), la Gran Bretagna (+12,6%), la Turchia (+42,5%), raddoppiati inoltre i compratori dal Brasile, incrementi consistenti anche dalla Cina – che sta diventando sempre di più un mercato importante anche per la moda bimbo, da Portogallo, Canada e dai mercati dell’Ex- Unione Sovietica, e hanno confer- mato i loro numeri tutti i mercati europei più importanti, così come i buyer da Giappone e Stati Uniti. Nella classifica dei primi 17 paesi esteri si conferma in testa la Spagna (297 buyer), seguita da Russia (261), Germania (212), Francia (152), Belgio (146), Gran Bretagna (134), Turchia (114), Grecia (113), Olanda (113), Ucraina (68), Brasile (63), Cina (57), Giappone (56), Svizzera (55), Portogallo (51), Stati Uniti (50) e Corea del Sud (46). Per quanto riguarda il progetto “e-Pitti.com”, la piattaforma digitale che ha ospitato e continuerà ad ospitare le fiere online di Pitti Immagine, è stata lanciata ufficialmente proprio nel corso di questa edizione di Pitti Bimbo ed è stata in grado di coinvolgere tutti gli espositori di Pitti Uomo 80°, Pitti W_Wo- man 8° e Pitti Bimbo 73°. Nei giorni delle manifestazioni sono stati realizzati 75.000 scatti fotografici e oltre 2.000 video, che andranno a costruire un catalogo di oltre 10.000 prodotti. E-Pitti è diventato attivo dopo una settimana dalla chiusura della fiera e lo è rimasto per tutto il mese successivo all’indirizzo www.e-pitti. com. L’appuntamento per la prossima edizione di Pitti Bimbo? Dal 19 al 21 gennaio 2012 e l’organizzazione promette tanti eventi, nuo- ve iniziative, numerose sfilate ed ancora maggiori performance. Il tutto augurandosi di portare nuovi risultati e raggiungere tanti al- tri obbiettivi che Pitti Immagine si è prefissata.
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