MR. HYDROGEN SI CONFIDA A BUSINESS SHOES

Abbiamo incontrato, nella sede padovana dell’azienda, il giovane imprenditore Alberto Bresci, presidente e fondatore del marchio Hydrogen che insieme ai soci Giovanni Castiglioni di MV Agusta, Matteo Bergo e Simone Patrese, ha dato vita nell’agosto 2003 ad uno dei marchi attualmente più promettenti nello scenario del luxury-sportswear italiano. Primo step del brand, l’idea vincente “Camicia Avvocato”, ossia la fedele riproduzione di una vecchia ed usurata camicia in jeans appartenuta a Giovanni Agnelli, la quale dopo essere stata prodotta in edizione limitata, con un particolare ricamo della bandiera italiana sul polsino, è diventata il simbolo di un look radical chic totalmente rivisitato in chiave moderna. La creatività e l’ingegno del giovane padovano, unite alle capacità manageriali da lui apprese durante gli studi all’European Business School di Londra, e coniugate alla fiducia nei suoi confronti dei propri soci, l’hanno spronato a creare capi alternativi e divertenti di un marchio che si è saputo presto imporre sul mercato e che seppur essendosi contrapposto ad altre importanti realtà dell’easy-wear italiano, è riuscito comunque a ritagliarsi una propria brand-identity. “Hydrogen è il primo marchio italiano – ha dichiarato Alberto Bresci, anima creativa del brand – ad aver proposto operazioni di co-branding con aziende italiane prestigiose, ma del tutto estranee al mondo della moda. Siamo partiti da grandi nomi del settore automobilistico come Fiat, Alfa Romeo, Lamborghini e Lotus, per passare a quello delle due ruote con MV Agusta, poi con Big Babol, Morositas e Tabu ci siamo avvicinati al settore dolciario, con Wally Maxy Yacht siamo passati alla nautica da diporto ed infine abbiamo avuto la collaborazione di uno degli esponenti della famiglia dei Savoia grazie ad Emanuele Filiberto. Il tutto attraverso la proposta di felpe, camicie, polo e cappellini coordinati. Prossimo step relativo a tale genere di operazioni, sarà la linea Vip Club ispirata ai più famosi club sportivi del mondo”. Veri mood del brand sono stati sin dal suo esordio collezioni in edizione limitata, formate da capi caratterizzati da uno stile particolare e ricercato, esaltato da un’ottima easy-vestibility, da un’attenta ricercatezza dei tessuti ed indirizzati ad un tipo di target high-profile che non si identifica in un’età precisa, ma rientra nella fascia dai 15 ai 55 anni, variando dal businessman nel tempo libero al teenager che ama lo sportwear di lusso. “E pensare che c’era chi diceva che non saremmo durati nemmeno sei mesi – ha aggiunto Bresci – ed invece dopo quattro anni siamo ancora qui. Ci screditavano perché dicevano che eravamo emersi solo grazie all’aiuto di persone molto influenti nel fashion-business e che finito il periodo di popolarità, saremo finiti anche noi. Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto fino ad oggi e le vendite, nonché i fatturati, dimostrano che ciò in cui noi crediamo vale davvero”. Hydrogen ha infatti concluso l’esercizio 2006 con un fatturato di 7 milioni di euro e mira a raggiungere una crescita di circa il 30% entro fine 2007. Il brand che vede l’Italia come sua principale piazza, attraverso vendita diretta in 120 selezionate boutique multi-brand, è presente, con numerosi shop in shop, anche sui primari mercati esteri: tra questi emerge sicuramente il Giappone, in quanto piazza assoluta come fatturato e presenze, gli Usa e l’Europa. “Primario goal dell’azienda è sicuramente l’ulteriore espansione all’estero – ha inoltre aggiunto Alberto Bresci -. Molto interessanti i mercati della Russia e quello della Cina, anche se quest’ultimo è un po’ particolare e bisogna inserirsi pian piano. Per quanto concerne il mercato italiano, da qui ai prossimi cinque anni, non intendiamo ampliare il numero del nostro portfolio clienti, ma mantenere e consolidare il più possibile il legame che già ci unisce”. Infatti, proprio per seguire al meglio la propria clientela, il brand predilige la distribuzione diretta sia in Italia che all’estero dando l’esclusiva ad un solo high-shopping-point per ogni città. Per quanto concerne il nostro Paese, Hydrogen è presente in molte prestigiose boutique tra le quali: Biffi a Milano, Penelope a Brescia, San Carlo a Torino, Leam a Roma, Maxi Ho a Napoli, Il Duca D’Aosta a Venezia, Giglio a Palermo, Russo a Capri, Diana Bis a Porto Cervo, Il Corso a Cortina e Sbaiz a Lignano. Per quanto riguarda invece il territorio estero il brand è distribuito in Usa, Giappone ed Europa, ma mira ad un’ulteriore potenziamento della propria espansione. Dopo aver presenziato al Pitti Uomo 2006 con uno stand che ha riscosso notevoli consensi, ed aver recentemente presentato la collezione a/i 07/08 alla Terrazza Martini di Milano, il marchio Hydrogen sarà presente anche quest’anno a Firenze in concomitanza con le date di Pitti Uomo 2007, con l’atteso evento organizzato nella particolare location di Museo Stibbert, previsto per il 20 giugno, per presentare la collezione p/e 07. Quest’ultima sarà principalmente caratterizzata da due parti: la prima dedicata al total-vintage, molto spinto tra lavaggi pesanti e strappi, trattamenti sfilacciature, mentre la seconda al classic-style, sobria e pulita. Le nuance dei tessuti sono principalmente caratterizzate da basic colours come grigio, bianco, nero, blu e marrone, e si accendono poi di tinte più vivaci come rosa, arancio ed azzurro. Giacche in felpa, T-shirt di cotone e capispalla in denim sono i veri capi cult della kérmesse. Grande spazio agli accessori soprattutto per quanto concerne le calzature: si parte dalle infradito in gomma, alcune simpatiche e colorate altre sobrie ed eleganti, per poi arrivare alle sneakers in felpa, vera novità della collezione. Proprio la produzione calzaturiera Hydrogen sarà interessata da importanti novità: innanzitutto è in programma un’imminente licenza del marchio all’azienda Sport-Up con sede a Padova, della quale però i vertici H2J seguiranno la parte design e distributiva; inoltre per la prima volta a partire da quest’anno le calzature del brand saranno vendute, oltre che come normalmente nei negozi moda, anche in selezionate boutique di calzature. Ma le hot news firmate Hydrogen non terminano qui. Per cominciare, è vicina la creazione della linea bambino H2J, che si presume vada ad incrementare il fatturato globale futuro di circa il 15%. Ci sarà presto una nuova co-branding con il marchio di lecca lecca, Chupa-Chups. E per quanto concerne il settore dei beni del lusso, entro fine 2007 Hydroghen affiancherà dapprima l’azienda Wally Maxy Yacht per la creazione di un’imbarcazione nel settore della nautica da diporto e successivamente l’azienda Mv Agusta per la realizzazione di una moto H2J. “Non ho mai creduto molto nella troppa pubblicità – ha concluso Alberto Bresci -, non penso che un marchio per avere successo debba essere per forza invasivo. Spesso il nostro brand ha seguito un percorso di product- pleacement che non definirei una vera e propria strategia, è successo ed è piaciuto, punto. Per Hydrogen abbiamo sempre prediletto la poca pubblicità perché miriamo a costruire e potenziare la nostra brand identity nel lungo periodo, affinché i nostri prodotti possano diventare degli status che accompagnino il nostro pubblico nel tempo, proprio per differenziarci dai classici marchi del momento, che tendono a scomparire nel dimenticatoio dopo una sola stagione di presenza sul mercato”.
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