Chievo, da favola A realta'


La squadra veronese chiude il campionato di serie B al primo posto. E Mister Iachini è stato confermato alla guida, anche nella massima divisione, della formazione piu' amata d'Italia. Per restarci a lungo. Dalle lacrime del 27 maggio 2007 alla gioia del 25 maggio 2008: il Chievo torna in serie A. Una nuova impresa firmata dal presidente Campedelli, il direttore sportivo Sartori, il mister Iachini e tutta la squadra veronese. E� di nuovo serie A per la favola piu' bella del calcio italiano. Dopo una strepitosa ed avvincente cavalcata, con un turno di anticipo il ChievoVerona ritorna meritatamente nella massima categoria. Finisce con una grande festa la sfida al Comunale di Grosseto, dove i ragazzi di Iachini conquistano il punto della matematica promozione, e vengono celebrati dai quasi mille tifosi gialloblu' al seguito. Assieme a loro, a festeggiare il ritorno nella massima serie, anche i sostenitori toscani e lo speaker dello stadio. "Sono molto soddisfatto - ha commentato a caldo un raggiante Iachini - Abbiamo fatto un grande campionato e ci siamo meritati questa promozione. Sono felice per questi ragazzi e per la societa'". "Siamo tornati in serie A! Devo ringraziare soprattutto il mister e i ragazzi, hanno disputato un campionato straordinario e si sono meritati questa gioia", commenta emozionato il presidente Campedelli. "E' una gioia indescrivibile!", osserva entusiasta Luciano, dopo un energico abbraccio con il mister. "Dedichiamo questa promozione alla societa'", prosegue Cossato, mentre Obi si rivolge soprattutto ai tifosi: "E' bello festeggiare qui, davanti a loro. Li ringraziamo di cuore!". Chievo, ritorna la favola? Moro al giornalista replica sorridente: "Ma il Chievo è una realta'". "La societa', a partire dal presidente Campedelli e dal ds Sartori, ha avuto il merito di credere profondamente in questo obiettivo, mettendolo in chiaro fin dall'estate scorsa e inseguendolo per tutto il campionato - prosegue il mister gialloblu - Siamo stati bravi a crederci, tutti, e a riuscire a creare un gruppo unito, affiatato, che ha saputo rialzare la testa dopo la retrocessione e ripartire con determinazione. Piano piano, col procedere del campionato, mi sono resto conto, e con me la societa', che potevamo farcela, che i ragazzi sposavano il progetto, che il sogno poteva essere realta'. Bravi anche i nostri tifosi, che ci sono sempre stati vicini, specie in questo rush finale". Ma il ChievoVerona si è anche aggiudicato il primo posto in serie B, nell'ultima partita al Bentegodi, alzando la coppa davanti ai propri tifosi. Grande entusiasmo per mister Iachini dopo la gara con il Bari e la premiazione da parte della Lega Calcio: "Questo primo posto ci rende ancora piu' orgogliosi, è il coronamento di una grande stagione e di un'impresa in cui abbiamo creduto fino in fondo. E sono ancora piu' fiero perchè questo campionato è stato molto duro, probabilmente uno dei piu' difficili degli ultimi anni. Siamo stati bravi ad arrivare al traguardo mettendo in campo personalita', organizzazione, spirito vincente e capacita' di rialzarsi subito dopo una sconfitta. Il rinnovo del mio contratto? La logica conseguenza di un lavoro svolto assieme, di un percorso che continuera' e che speriamo possa regalarci soddisfazioni anche l'anno prossimo in serie A. Come me la immagino? Una grande montagna da scalare, una sfida insidiosa ed avvincente. Da parte nostra ci vorrà l'entusiasmo di questi bei momenti, l'umilta' che non dobbiamo mai perdere, l'impegno nel lavorare curando ogni minimo dettaglio e l'esperienza acquisita durante questa stagione". Il giorno dopo la festa, l'emozione è ancora freschissima nelle parole di Sergio Pellissier. Il capitano, alla domanda su qual è stato il segreto di quest'impresa, non esita: "La rabbia, l'amarezza per la retrocessione dello scorso anno e la voglia di dimostrare che non eravamo quelli, che il Chievo era ed è un'altra cosa. Che non avremmo meritato di retrocedere. Quella rabbia ci ha dato una scossa, uno stimolo, una motivazione incredibile. Quella rabbia, insieme allo spirito che ci ha trasmesso il mister e all'impegno che ci abbiamo messo, ci ha spinto fin qui". E una dedica speciale: "A tutte le persone che ci sono state vicine e hanno creduto insieme a noi che questo sogno si sarebbe realizzato. A chi ci è rimasto vicino soprattutto nei momenti difficili, a partire da quel triste 27 maggio 2007, a chi ha sofferto con noi e ora merita di festeggiare insieme a noi questo grande risultato". Tra i protagonisti della favola Chievo c'è il ds Sartori, definito il "bomber di razza" che entra in campo a stagione conclusa. Intervistato da Tele Arena, sorridente commenta: "Eh gia', mi danno questa responsabilita', e me la prendo volentieri. Scherzi a parte, stiamo cercando di lavorare nel migliore dei modi, perche' la serie A sara' dura, lo sappiamo. Lavoriamo per costruire una buona squadra nell'ottica dei nostri obiettivi, primo tra tutti naturalmente la salvezza". E per quanto riguarda i prestiti? "Tra gli altri, cito quelli di Rosi, Ciaramitaro e Defendi, che torneranno alle rispettive squadre; poi eventualmente valuteremo se riprendere le trattative per qualcuno dei tre". Molti i nomi accostati alla squadra gialloblu in questo periodo, tra gli altri, quello del centrocampista Emanuele D'Anna. "Iachini lo conosce bene, l'ha allenato per due anni al Piacenza; il giocatore è in scadenza di contratto col Pisa quindi non ci sarebbero problemi "tecnici". Penso che parleremo nei prossimi giorni anche col suo procuratore e poi vedremo se potra' rientrare nei nostri progetti". Qualche nome 'inarrivabile', tra quelli fatti recentemente da stampa e tv? "Tantissimi! Meglio rimanere con i piedi per terra. Certo, qualche piccolo "sogno" nel nostro cassetto c'è, come Toldo: non abbiamo fatto mistero del nostro interesse per lui. Ci incontreremo con l'Inter per parlarne e per poter vedere se è un obiettivo realizzabile. Fermo restando che Squizzi rimarra' e probabilmente anche Aldegani". Che la favola continui.
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