Micam, l'edizione cosmopolita

Micam ShoEvent, il salone milanese dedicato alle calzature di livello alto e medio-alto si conferma nuovamente al vertice degli appuntamenti internazionali dedicati al settore con 42.879 visitatori, di cui 21.589 stranieri. La manifestazione stabilisce con questo risultato un nuovo record assoluto con un incremento, rispetto all’analoga edizione del 2006, del 2,9% sul numero generale degli operatori accreditati, e del 7,7% per quanto riguarda i visitatori provenienti dall’estero, e in particolare da Germania, Giappone, Spagna, Russia, Francia, Gran Bretagna, Grecia e Svizzera. Confermato per questa edizione il trend di crescita anche per quanto riguada gli espositori. Oltre alla migliore rappresentanza delle imprese calzaturiere italiane, sempre più consistente è la presenza straniera, con 530 espositori provenienti soprattutto da Spagna, Portogallo, Regno Unito, Francia, Brasile e Turchia, che andranno a occupare, insieme agli espositori italiani, una superficie complessiva di 73.181 metri quadrati netti. “Siamo decisamente soddisfatti del risultato ottenuto – commenta il presidente dell’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, Rossano Soldini – che conferma i tanto attesi segnali di ripresa che il nostro settore sta cominciando a far registrare. Crediamo anzi che Micam, con il suo incessante trend di crescita, abbia dato un notevole contributo al rilancio della nostra produzione calzaturiera sui mercati di tutto il mondo assieme alle iniziative promozionali attuate da Anci”. Dal 15 al 18 marzo, sono state 1654 le case espositrici, dislocate su una superficie totale di 73.181 metri quadrati netti, che hanno presentato al pubblico sempre più cosmopolita della manifestazione oltre 2000 collezioni per l’autunno/inverno 2007/2008. In mostra le collezioni che vanno, dalla calzatura elegante a quella trendy, dalle proposte per la donna contemporanea a esclusivi modelli per l’uomo classico, si caratterizzano per un’elevata qualità e l’alto contenuto creativo, insieme all’utilizzo di materiali pregiati, la cura nella lavorazione e l’attenzione per i dettagli. Nella giornata di apertura, a conferma della rilevanza della manifestazione e del settore, fiori all’occhiello del made in Italy riconosciuti da tutto il mondo, il ministro per il Commercio Internazionale Emma Bonino, che ha sottolineato il problema del “marchio made in italy“. “E’ difficile da ottenere perchè il Nord Europa non lo vuole, sarà una lotta durissima perchè non c’è la maggioranza qualificata per far passare la legge, ma noi ci batteremo”, ha assicurato il ministro Bonino. “Confermo l’impegno mio e del Governo - ha proseguito - ma per ottenere l’obbligo di etichetta occorre una maggioranza qualificata di 232 voti: oggi solo dieci Stati sono favorevoli, per un totale di 166 voti”. Gli altri 14 Paesi sono contrari, e tra questi Gran Bretagna e Germania. Basterebbe che uno solo dei due cambiasse idea e la cosa sarebbe fatta, ma per ora “non ci sono i voti sufficenti per andare in Consiglio: Confindustria tedesca e Confindustria inglese sono decisamente contrarie”. Per la Bonino “il settore calzaturiero è ormai arrivato a una svolta e ha superato la crisi grazie alla qualità e all’innovazione”. E ha annunciato che per quest’anno sono disponibili per le calzature 1.140.000 euro, più altri fondi destinati all’Anci, ancora da definire.
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