I CALEGHERI SCENDONO IN CAMPO

Si sono dati appuntamento nella Loggia della Pescheria Vecchia, a Rialto (Venezia), per presentare un'iniziativa davvero particolare "Vi-Rifacciamo le scarpe", promossa dalla Confartigianato del Veneto. Alla fine del mese scorso fin dalla mattina, una trentina di botteghe di calzolai sono state ricostruite all'aperto per far vedere da vicino, una delle arti più antiche e affascinanati, quella del calzolaio. E durante tutta la giornata è stato possibile rimettere a nuovo le proprie scarpe devolvendo un'offerta che è stata poi data in beneficenza alla associazione Onlus Piccolo Principe, dedita a portare un po' di allegria nei reparti pediatrici di Mestre e Mirano. In campo sono scesi i più famosi calegheri di Venezia e dintori, ma anche molti provenienti dalla Lombardia, dal Friuli, dal Trentino e dall'Emilia Romagna. E anche un ragazza giapponese che da qualche tempo lavora presso il laboratorio di Sergio Segalin. "Il nostro è un mestiere poco considerato ed è proprio per spiegare l’arte del calzolaio alla gente che organizziamo eventi di questo tipo - ha spiegato il presidente regionale dei calzolai, Sergio Segalin, che ha il suo laboratorio a Mestre (Ve) - Grazie alla nostra esperienza, solo con un piccolo intervento, riusciamo a far tornare nuova una scarpa che andrebbe buttata via. Al giorno d’oggi prevale l'usa e getta, ma perché buttare via una scarpa perfettamente calzante che ha bisogno solo di un piccolo intervento". Per lavorare, il mestiere del calzolaio punta alla qualità: tra Venezia e Mestre sono 35 i calzolai in attività, tra questi ci sono ancora quelli che costruiscono scarpe. "A Venezia, centro storico, a confezionare scarpe sono rimaste tre donne, tutte allieve di mio fratello Rolando - ha proseguito Segalin - Il nostro mestiere non viene più tramandato da padre in figlio, ma ci sarebbero tanti giovani ancora interessati ad imparare. Purtroppo questo è un mestiere che si apprende solo in bottega e non con percorsi di studio". Anche il sindaco di Venezia Massimo Cacciari ha voluto ringraziare gli artigiani della scarpa: "Sono particolarmente affezionato ai calegheri, visto che sono nato e cresciuto a due passi dalla loro scuola di San Tomà. Mi rendo conto che essere artigiani a Venezia sia un’impresa ardua. Da parte del Comune vi promettiamo il massimo sostegno". Presenti alla manifestazione anche il vicesindaco, Michele Vianello, l’assessore comunale alle Attività produttive, Giuseppe Bortolussi, il presidente Apt Renato Morandina, gli assessori provinciali Danilo Lunardelli e Rita Zanutel e molti rappresentanti delle associazioni remiere. Ed inoltre il presidente nazionale dei calzolai, Alberto Guastalla, il presidente regionale di Confartigianato, Vendemmiano Sartor, il presidente di Confartigianato Venezia, Antonio Marchiori, e al presidente Unione Provinciale Artigianato Giuseppe Molin. Durante la giornata si è anche svolta la regata dei cinque campioni più anziani della Storica, con partenza da Ca’ Foscari e arrivo in Pescheria. La grande sfida fra i "Re del Remo", vale a dire coloro, che nella celebre Regata Storica di Venezia si sono aggiudicati per almeno cinque volte la bandiera rossa, simbolo della vittoria in "Canalasso". A sfidarsi ai remi o in giuria ci saranno nove autentici miti, la cui fama ha travalicato i confini cittadini: Sergio Tagliapietra "Ciaci" e "Bepi" Fongher (14 vittorie ciascuno), Gianfranco Vianello "Crea" (11 vittorie), Benito Vignotto "Veleno", Giuseppe De Rossi "Suste", Giuseppe Scarpa "Scarpeta", Renato Dal Mistro "Chinica", Giuseppe Schiavon e Palmiro Fongher.
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